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La Storia di Pergine Valsugana

Storia di Pergine Valsugana

Pergine Valsugana è stata abitata fin dall'era preistorica e dall'epoca romana: alla caduta dell'Impero Romano il territorio venne inglobato nel ducato longobardo di Trento e fu successivamente dominato dai Franchi.

Nel corso del Medioevo si formò la comunità di Pergine con la relativa chiesa oltre al Principato vescovile di Trento. Ma dal punto di vista ecclesiastico l'area era inclusa nel vescovado di Feltre.

Nel quattordicesimo secolo Pergine Valsugana fu oggetto delle mire dei Tirolesi e fu costretta a chiedere l'intervento dei signori di Padova. I conti del Tirolo occuparono ugualmente il castello di Pergine e ottennero il possesso del territorio nella seconda metà del Trecento. Dal punto di vista amministrativo l'area venne divisa in sette gastaldie.

Nei primi anni del Cinquecento a Pergine ebbe luogo una rivolta contadina, la Guerra Rustica. Qualche anno dopo il paese tornò ai vescovi di Trento in seguito a un accordo fra i conti del Tirolo e il vescovo Bernardo Clesio: i Tirolesi, in cambio, ottennero i diritti sui territori di Bolzano.

Agli inizi del diciannovesimo secolo furono abolite le precedenti suddivisione amministrative per dare spazio ai comuni; in questi anni, anni dopo l'era napoleonica, Pergine passò agli Austriaci e fu inclusa alla provincia tirolese. Soltanto nel 1928 nacque il comune di Pergine Valsugana che accorpava in uno solo tutti i comuni appartenenti fino a quel momento al territorio.

Pergine Valsugana fu occupata dalle truppe tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale e liberata soltanto al termine del conflitto dall'esercito degli Alleati. Vignola e Falesina si staccarono dal comune nel 1955 dando origine all'attuale conformazione di Pergine Valsugana.